Senza radici non si vola di Bertold Ulsamer

Una guida pratica e profonda alle Costellazioni Familiari

Quando conoscere le nostre radici apre nuove strade

Ci sono momenti in cui alcune domande tornano a bussare: da dove nasce questa sensazione ricorrente? Perché, nonostante gli sforzi, certi schemi sembrano ripetersi? In Senza radici non si vola, Bertold Ulsamer ci accompagna in un percorso che unisce teoria e pratica, alla scoperta del metodo delle Costellazioni Familiari, reso noto da Bert Hellinger.

Questo libro, accessibile ma profondo, è pensato per chi desidera esplorare le dinamiche transgenerazionali con uno sguardo sistemico, senza perdere di vista la dimensione umana ed esperienziale di ogni individuo.

L’autore: Bertold Ulsamer

Bertold Ulsamer è un autore e terapeuta con una lunga esperienza nell’ambito della sistemica familiare. Con uno stile chiaro e didattico, ha contribuito a rendere comprensibili e applicabili i principi proposti da Bert Hellinger. In questo testo, il suo obiettivo non è solo quello di spiegare, ma anche di trasmettere un atteggiamento di rispetto verso le dinamiche familiari e verso il mistero che spesso accompagna la memoria genealogica.

senza radici non si volaLe basi delle Costellazioni Familiari

Nelle prime pagine, Ulsamer introduce le fondamenta del metodo delle Costellazioni Familiari, spiegando in modo chiaro come le esperienze dei nostri antenati possano lasciare un’impronta nei comportamenti, nelle emozioni e nelle scelte delle generazioni successive.

L’autore propone una visione circolare: l’individuo non è mai separato dal proprio sistema. Gli eventi vissuti da nonni, bisnonni, fratelli dimenticati, possono agire silenziosamente nel presente. Spesso ciò che appare come una difficoltà personale è, in realtà, un movimento di fedeltà o appartenenza a qualcosa di più grande.

Gli ordini dell’amore: l’armonia nel sistema

In linea con Ordini dell’Amore di Hellinger, Ulsamer approfondisce i tre ordini che regolano i sistemi familiari:

  1. L’appartenenza: ogni membro del sistema ha diritto a un posto.
  2. L’ordine (gerarchia): il tempo, il ruolo e la posizione sono fondamentali.
  3. L’equilibrio tra dare e ricevere: il rispetto del flusso relazionale favorisce armonia.

Quando questi ordini vengono trascurati – ad esempio, quando qualcuno viene escluso o quando un figlio si fa carico del destino dei genitori – il sistema tende a cercare un nuovo equilibrio, anche attraverso i discendenti. Ulsamer illustra come riconoscere queste dinamiche e come osservare i loro effetti nella vita quotidiana.

Il campo morfogenetico e la forza della rappresentazione

Un aspetto particolarmente interessante del libro è l’approfondimento del campo morfogenetico, concetto mutuato dalla teoria di Rupert Sheldrake.
Durante una costellazione, il gruppo attiva un campo informativo invisibile che consente ai rappresentanti di accedere a emozioni, pensieri e intuizioni che non provengono dalla propria esperienza diretta, ma da quella del sistema rappresentato.

Ulsamer descrive con precisione il ruolo del facilitatore, la struttura di una sessione e la disposizione interna necessaria per osservare senza giudizio. L’intero processo viene presentato come uno spazio in cui le immagini interiori possono rivelarsi e trasformarsi.

Esempi pratici e casi reali

Il libro è ricco di casi clinici e racconti di sessioni reali, che illustrano le applicazioni del metodo in contesti diversi: relazioni, salute, difficoltà scolastiche, senso di fallimento o instabilità emotiva.
Questi esempi non servono solo a spiegare, ma anche a far sentire il lettore immerso nella potenza trasformativa della rappresentazione sistemica. Ulsamer non propone formule, ma invita a guardare ciò che si muove quando si porta alla luce qualcosa che è rimasto nell’ombra.

Un testo formativo per professionisti e appassionati

Lo stile di scrittura è chiaro, lineare e didattico. Ulsamer riesce a trasmettere concetti profondi senza utilizzare tecnicismi eccessivi, rendendo l’opera adatta sia ai professionisti che a chi si avvicina per la prima volta al metodo.

Ogni capitolo è costruito con attenzione, alternando teoria, riflessione e applicazione. Questo equilibrio tra mente e cuore rende il libro un ponte tra studio e vissuto, tra osservazione e coinvolgimento.

Punti di forza

  • Accessibilità: comprensibile anche per i non esperti
  • Chiarezza: concetti ben spiegati e strutturati
  • Valore formativo: utile sia per uso personale che professionale
  • Esempi reali: i casi illustrati arricchiscono e danno concretezza
  • Profondità sistemica: mette in luce le dinamiche invisibili con rispetto

Alcuni possibili limiti

  • Alcune parti possono risultare descrittive o dense per chi cerca una lettura più narrativa
  • La mancanza di riferimenti a studi scientifici può creare distanza in lettori più razionali
  • Alcuni esempi potrebbero non rispecchiare tutte le esperienze culturali o generazionali
  • L’approccio resta esperienziale, e per essere compreso appieno richiede apertura e sensibilità più che analisi razionale

Un invito a guardare con occhi nuovi

“Senza radici non si vola” è molto più di un manuale: è un invito a fermarsi, osservare e rimettere ordine.
È un libro che parla a chi sente che la propria storia non comincia solo con la propria nascita, e che qualcosa di non detto continua a bussare da lontano.

E noi, cosa accadrebbe se imparassimo a riconoscere ciò che è rimasto sospeso nel nostro sistema? Cosa potrebbe cambiare se restituissimo a ogni persona il proprio posto, senza più portare ciò che non ci appartiene?


Scheda del libro

  • Titolo completo: Senza radici non si vola – La terapia sistemica di Bert Hellinger
  • Autore: Bertold Ulsamer
  • Casa editrice: Crisalide
  • Anno di pubblicazione: 2006
  • Consigliato a chi: vuole comprendere in modo approfondito le Costellazioni Familiari, sia da un punto di vista teorico che pratico
  • Stile: chiaro, strutturato, ricco di esempi
  • Dove trovarlo: disponibile in libreria e online
  • Da leggere insieme a: Ordini dell’Amore di Bert Hellinger, per un confronto diretto tra metodo e visione originale

 

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