Genosociogramma Familiare: che cos’è?

Ogni metodo di indagine necessità di uno mezzo pratico, il principale strumento utilizzato nella Psicogenealogia è rappresentato dal genosociogramma familiare, una tecnica grafica con cui si va a rappresentare, in una versione commentata dell’albero genealogico, l’intera vita familiare della persona contenente tutte le caratteristiche e le informazioni dei relativi componenti del clan familiare.

Genosociogramma: le fasi di sviluppo

La ricerca delle Informazioni

La fase che precede lo sviluppo vero e proprio del genosociogramma familiare, o genogramma, è la raccolta dei dati, in questa fase il consultante procede con il recupero di tutte le possibili informazioni dei membri del proprio sistema. Si tratta di un lavoro profondo in un ambito completo che ha come obiettivo quello di ricostruire il proprio passato andando, solitamente, a “ritroso nel tempo” da 2 a più generazioni.

Queste informazioni si riferiscono a dati di base come la parte puramente anagrafica (nome, cognome, data e luogo di nascita, data e luogo di morte) per giungere ad informazioni più dettagliate e specifiche come ad esempio la professione, i disagi fisici, le cause di morte, le unioni fuori dal matrimonio, i decessi improvvisi, le nascite, le conquiste di record, le perdite di patrimoni così come le vincite; tutti eventi che hanno creato una risonanza emozionale all’interno dell’intero sistema familiare.

In altre parole, ogni evento sentito ed emerso tra i ricordi dal consultante.

Ai fini dell’indagine psicogenealogica, di fondamentale importanza è la tipologia di rapporto e quindi il legame che emerge dalla memoria del consultante, quel particolare vissuto apre le porte all’inconscio personale e collettivo che vuole emergere attraverso questa rappresentazione grafica.

Viene messo in evidenza il detto e il non-detto con i conseguenti legami e rapporti socio-affettivi presenti e passati.

La stesura del Genosociogramma

La seconda fase, consiste nella stesura vera e propria del genosociogramma familiare (genogramma), attraverso il disegno pratico di questo strumento che avviene con l’utilizzo di simboli grafici, utili per schematizzare la complessità di interazioni e rapporti presenti all’interno di un sistema familiare.

In questa azione pratica, il consultante mette su carta i propri ricordi, vissuti ed emozioni andando a creare una fotografia di tutto l’intero clan familiare.

Grazie a questa rappresentazione, gli eventi e tutto quello che fino ad ora, era rimasto “nascosto” si permette di emergere e di dare voce a ciò che non è ancora stato elaborato da uno o più membri della famiglia.

L’analisi

Successivamente alla rappresentazione grafica della storia della propria famiglia, l’operatore psicogenalogista procede con l’analisi di quanto è emerso dalla precedente fase.

L’operatore osserva, analizza e verifica la presenza o meno di eventi che ciclicamente si presentano all’interno del clan familiare, le famose ripetizioni, sindrome da anniversario, vuoti di informazioni, connessioni tra una generazione e un’altra, sincronicità di date, di età,  e tutto quello che può entrare in risonanza emozionale con il consultante.

In questa fase, l’inconscio viene ascoltato portandolo alla consapevolezza della persona, è fondamentale sottolineare che il genosociogramma famliare lavora sulla percezione della propria storia familiare, non sulla realtà oggettiva di chi compila, di chi redige.

 

Genosociogramma: i simboli utilizzati

Essendo una rappresentazione grafica, ogni componente della famiglia è espresso grazie all’utilizzo di specifici simboli.
Nel dettaglio di seguito alcuni dei principali simboli del genosociogramma familiare (o genogramma) per identificare:

  • il sesso femminile viene utilizzato un cerchio
  • il sesso maschile viene utilizzato un quadrato (o un triangolo, a seconda se l’analisi segue l’orientamento francese oppure tedesco della psicogenealogia)
  • la gravidanza viene utilizzato un triangolo
  • i tipi di relazione vengono utilizzate linee differenti tra loro

Genosociogramma e Genogramma: ulteriore approfondimento

Il termine Genosociogramma deriva da genealogia (albero genealogico) e sociogramma (rappresentazione di legami e relazioni) che in altre parole significa, come abbiamo già indicato, albero genealogico con fatti significativi, avvenimenti importanti della vita e i legami affettivi messi in evidenza graficamente.

Con il Genosociogramma attraverso segni grafici (frecce sociometriche), vengono evidenziati i vari tipi di relazione della persona in rapporto al suo ambiente, e soprattutto ai legami tra i differenti personaggi del clan familiare.

La differenza, sottile ma da segnalare, tra genogramma familiare e genosociogramma consiste nell’ampliamento di quest’ultimo anche del contesto socio-culturale del momento e di quel specifico sistema familiare analizzato.

 

In breve

Riepilogando il genosociogramma o genogramma familiare è:

  • un albero genealogico commentato
  • una rappresentazione grafica dei legami familiari
  • un disegno che riassume in forma schematica gli eventi principali dell’intero sistema familiare
  • uno strumento basilare per analizzare in un’ottica transgenerazionale il proprio sistema familiare

e permette di valutare le eventuali connessioni dal punto di vista inter-generazionale, ovvero mette in relazione più generazioni.

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